24 maggio 2023
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I vantaggi della saldatura ad onda

La saldatura ad onda è un processo utilizzato da molto tempo per i componenti elettronici through-hole nelle schede elettroniche.

La crescente necessità di miniaturizzare i componenti da utilizzare su PCB sempre più piccoli, ha spinto lo sviluppo tecnologico verso processi di rifusione in forni ventilati o vapor-phase.

Il processo di saldatura ad onda sembrava quindi, destinato ad essere superato in quanto negli ultimi anni, la progettazione di schede con componenti SMT, su ambo i lati unitamente a componenti THT, ha creato l’esigenza di impiego di saldatrici selettive.

Ancora oggi è una tecnologia che resiste, anzi, sta riscoprendo una seconda giovinezza.

I componenti THT sono utilizzati per l’impossibilità di miniaturizzare alcune famiglie di componenti (basta pensare ai condensatori elettrolitici o alle morsettiere) e i vantaggi della saldatura ad onda, in alcuni casi, sono ancora irraggiungibili per le altre tecnologie.

Sebbene le saldatrici ad onda stiano diventando sempre più tecnologiche, sono  macchine relativamente semplici da programmare e da utilizzare, con una velocità di produzione sensibilmente superiore a qualsiasi altra macchina di saldatura. Con lo sviluppo di maschere di saldatura sempre più accurate e realizzate con materiali stabili, capaci di resistere a stress termici molto intensi, è possibile utilizzare questa tecnologia anche in caso di schede con componenti SMT e THT.

Il processo di saldatura ad onda prevede tre fasi: il flussaggio, il preriscaldo e la saldatura.

Nel primo modulo è ormai diventato standard l’impiego di un sistema spray per la diffusione del flussante che garantisce un’erogazione molto più uniforme e controllabile rispetto al vecchio sistema a setto poroso. Le ultime macchine hanno anche la possibilità di effettuare selettivamente il flussaggio definendo da software le zone da bagnare, questo garantisce una migliore pulizia della scheda.

La lunghezza del modulo di preriscaldo è uno dei fattori più importanti per la buona riuscita del processo di saldatura. La spinta verso l’impiego di flussanti ecologici VOC free a base acquosa ha determinato la necessità di alzare le temperature richieste per la corretta attivazione di quest’ultimo. Macchine con due o tre zone di preriscaldo indipendenti sono quindi diventate indispensabili.

Le tecnologie utilizzate nel preriscaldo sono in continua evoluzione e oggi, l’impiego di aria calda sembra essere la soluzione che garantisce migliori risultati termici e di risparmio energetico.

Anche lo studio del pozzetto ha subito una costante evoluzione. Le prime leghe Lead free contenenti Argento rendevano necessario l’impiego del titanio come materiale capace di resistere all’erosione. Oggi, leghe come la SN100C di Balver Zinn, hanno caratteristiche erosive sulle parti metalliche del pozzetto quasi nulle; pertanto, è possibile utilizzare l’acciaio Inox con forte risparmio nei costi di produzione. Oggi non viene più ritenuto necessario realizzare pozzetti di grandi dimensioni fino a 700/800kg per garantire la stabilità termica necessaria alla saldatura. Quelli attuali hanno capacità fra i 250 ed i 400 kg con un notevole risparmio anche nei costi di avviamento della macchina per il riempimento del bagno di saldatura.

È standard anche la presenza della doppia onda (wave tradizionale o chip) per garantire la saldabilità di ogni tipologia di scheda e di componenti.

Cabelpiù Electronics è in grado di fornire le saldatrici ad onda Jaguar Automation che rispondono a tutti i requisiti più avanzati con i modelli della linea N: N200, N250, N300, N350 e infine N450. 

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